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A Treviso il primo ospedale senza medici: l'Anaao ricorre al Tar

Sanità pubblica Redazione DottNet | 16/02/2019 16:42

Ci saranno solo infermieri per i venti posti letto. Plauso di Nursing Up

Un reparto 'senza medici' con 20 posti letto, gestito solo da infermieri. La struttura, pronta a partire nell' Ulss 2 della Marca Trevigiana, è già al centro di un ricorso al Tar, come ha raccontato il 'Gazzettino' di Treviso. Adriano Benazzato, segretario regionale veneto dell' Anaao Assomed, il sindacato dei medici ospedalieri, ha annunciato infatti il procedimento presso il tribunale regionale e chiesto spiegazioni al dg dell' azienda sanitaria veneta. Contrario alla novità anche Salvatore Cauchi, segretario regionale dello Snami, sindacato autonomo medici italiani, secondo il quale sarebbe stato più utile "coinvolgere medicineolaureati, magari non ancora entrati nella scuola di formazione". Sull' altro fronte, invece, Samanta Grossi, presidente dell' Ordine delle professioni infermieristiche di Treviso, che plaude all' iniziativa e sottolinea come "tale realtà sia già presente sul territorio nazionale con risultati ottimali, certificati e verificati, in direzione di una migliore assistenza al cittadino e di un contenimento dei costi a favore del sistema sanitario".

"Un esempio di buon governo e di buona sanità arriva dalla Regione Veneto, dove finalmente hanno capito cosa gli infermieri sono capaci di fare e quanto gli infermieri possono dare ai cittadini se messi in condizione di esprimere il loro reale potenziale". Lo sostiene Antonio De Palma, presidente Nursing Up, che commenta la polemica sollevata in Veneto da alcuni sindacati medici sull' imminente apertura di un reparto gestito esclusivamente da infermieri presso l' ospedale di Treviso Ca' Foncello.

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"Non capisco - continua De Palma - a quale titolo i sindacati dei medici Anaao e Snami si agitino tanto, permettendosi perfino di minacciare la dirigenza dell' Usi trevigiana, quando è perfettamente normale che gli infermieri gestiscano in autonomia servizi e reparti a bassa e media intensità di cura, come peraltro già avviene nel resto d' Europa, dove spesso e volentieri i nostri infermieri sono ricercatissimi per la loro eccellente preparazione e subito reclutati per lavorare". "Ricordiamo ai medici - attacca - che gli infermieri non sono più gli operatori di cinquant' anni fa che avevano limitazioni importanti alla loro sfera di competenza, ma invece sono professionisti che vengono formati per dare apporti fondamentali in termini di assistenza, nonché di sostegno al cittadino. Finalmente la Regione Veneto lo ha capito e ha deciso di mettere a capitale le loro potenzialità aprendo un reparto che consente ai professionisti sanitari di operare in autonomia, di erogare al cittadino tutte quelle prestazioni assistenziali per garantire le quali vengono formati"

Secondo Palma, "risulta sterile e pretestuosa la polemica sollevata ieri dai medici. Invece di innalzare gli scudi, dovrebbero complimentarsi con questa Regione, perché avvicina la struttura sanitaria al paziente - argomenta il presidente Nursing Up - laddove, grazie alla creazione di queste nuove strutture, evita che debba sobbarcarsi file interminabili nei pronto soccorso, talvolta per sintomatologie ben lungi dall' essere gravi e che possono tranquillamente essere identificate da un infermiere, trattate immediatamente come meglio si conviene, interpellando in caso di bisogno il medico specialista e, ove necessario, provvedendo a destinare il paziente al servizio più idoneo". In buona sostanza "ciò che ha fatto il Veneto - auspica De Palma - dovrebbe essere realizzato anche nel resto dell' Italia, perché, come ripetiamo da tempo anche in sede di contrattazione, gli infermieri vengono formati per erogare delle prestazioni di eccellenza al cittadino. Ribadiamo, se ancora ce ne fosse bisogno, che gli infermieri sono riconosciuti in tutta Europa tra i professionisti più preparati, e, una volta usciti dall' università dove svolgono un tirocinio di 4.600 ore, sono già pronti a garantire prestazioni di altissima qualità. Ma a non consentirglielo è l' attuale sistema che il Veneto è riuscito fortunatamente a scardinare".

"Rivolgiamo un plauso alla Regione Veneto - conclude il presidente del sindacato di categoria - con riserva di approfondire poi nei dettagli le modalità organizzative del reparto a esclusiva gestione infermieristica che sorgerà entro la fine del mese presso l' ospedale di Treviso. È per noi un grande risultato il fatto che hanno deciso di creare una struttura che dà al cittadino la giusta assistenza da parte degli infermieri italiani super qualificati e agli infermieri ciò che gli spetta, cioè il diritto di esercitare secondo la formazione che hanno e le responsabilità loro a

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